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GRIGNANO POLESINE (Ro). Gli scavi hanno portato alla luce molti interessanti reperti di un villaggio dell’età del Bronzo.

Un progetto di ricerca sulla protostoria nel Medio Polesine ha visto impegnati il museo dei Grandi Fiumi e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto in un’indagine archeologica di tre settimane, dal 22 settembre al 10 ottobre, in località Campestrin di Grignano Polesine e ha permesso il recupero di un villaggio dell’età del Bronzo.
«In realtà ci eravamo orientati verso un sito a San Martino di Venezze– spiega Luciano Salzani, supervisore scientifico della Soprintendenza – una volta arrivati lì però abbiamo trovato il campo completamente coltivato e quindi ci era impossibile avviare le nostre indagini archeologiche. Allora ci siamo rivolti al sito di Grignano, di proprietà della famiglia Previatello, e abbiamo avviato una serie di sondaggi esplorativi per determinare l’estensione e lo spessore stratigrafico di un nuovo sito archeologico, scoperto grazie ad alcuni lavori edili».

I risultati hanno superato ogni aspettativa: è stato infatti individuato un abitato della fine dell’età del Bronzo recente e degli inizi dell’età del Bronzo Finale (tredicesimo secolo avanti Cristo circa), corrispondente al periodo delle origini del villaggio protostorico di Frattesina. Come ha spiegato l’archeologo Michele de Michelis, il villaggio deve avere subito probabilmente un incendio, che ha spazzato via gli abitanti e ha però conservato parecchi reperti, praticamente sigillati da uno strato di cinquanta centimetri di cenere.

«Anche questo sito come Frattesina si trova lungo il ramo antico del Po spiega Mauro Cesaretto restauratore del museo noto agli studiosi come Po di Adria. Nonostante la limitatezza dei sondaggi, i materiali rinvenuti sono molti abbondanti, tra questi spiccano frammenti di vasi ricomponibili, che rappresentano un aspetto culturale completamente nuovo per il Polesine e che trovano confronti solo con qualche raro reperto della fase iniziale di Frattesina. Un ritrovamento eccezionale è rappresentato da un vaso deposto intenzionalmente abbracciato da un corno di cervo lavorato. Abbiamo anche trovato alcune ossa, ora dovremo analizzarle per sapere se sono umane o meno. Speriamo che il Comune continui a darci una mano per proseguire le indagini archeologiche a Grignano». Pronta la risposta dell’assessore comunale alla cultura Federico Frigato, che ha assicurato l’attenzione dell’amministrazione comunale: «Questi scavi dimostrano che il nostro territorio è ricco di storia. Ritengo che lo sviluppo territoriale passi anche attraverso il turismo di visitazione. Senza dubbio cercheremo di trovare le risorse per proseguire gli scavi. Sarebbe interessante anche se il museo lavorasse per essere sempre più legato al territorio. Ad esempio si potrebbe creare al Cur un corso di laurea in archeologia , che dia poi sbocchi lavorativi qui in questo senso».


Fonte: Il Gazzettino 23/10/2008
Autore: Maria Benedetta Errigo
Cronologia: Protostoria

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