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ENGLAND: British Museum – Falso il vaso romano Portland.

Secondo un esperto USA risale all’epoca rinascimentale il vaso Portland, uno dei manufatti piu’ preziosi conservati al British Museum di Londra, non risale, come si credeva, all’antica Roma, ma e’ un falso rinascimentale.

A gettare questa terribile ombra sull’anfora e’ Jerome Eisenberg, uno studioso statunitense reputato come una delle massime autorita’ nel campo dell’individuazione dei falsi dell’arte antica.

Secondo lo studioso, consulente di musei come il Getty in California e il Metropolitan di New York, il celebre vaso infatti non e’ opera di un maestro del I secolo d.c. come si e’ sempre creduto, ma di un abile artista del Rinascimento tradito da una scarsa conoscenza della mitologia classica.

Dal XVIII secolo, epoca in cui l’anfora fu acquistata dal Duca di Portland, ad oggi sono state attribuite diverse identita’ ai due personaggi principali dipinti in rilievo sullo sfondo cobalto blu del vaso: fra le altre Peleo e Teti, Achille e Teti, Perseo e Andromeda. Inoltre sono state elaborate oltre cinquanta interpretazioni differenti delle scene rappresentate a causa dell’insolita mancanza di attributi riconoscibili nelle figure del vaso. ”Una tale leggerezza artistica non si sarebbe potuta verificare in epoca romana”, ha dichiarato il dottor Eisenberg al quotidiano ‘The Times’. Il suo verdetto di falsita’ si basa su una serie di inconsistenze stilistiche, anche se il British Museum insiste sull’autenticita’ dell’opera.

Lo studioso ritiene che l’artista del Cinquecento autore del vaso, forse un intagliatore di cammei, si sia ispirato ad un rilievo di Marte e Rea Silvia di un sarcofago romano di marmo dei primi del III secolo d.c., originariamente rinvenuto nella Villa Mattei di Roma, stravolgendone alcune caratteristiche.

”In nessuna rappresentazione antica di Eros con arco e freccia raffigurato nell’ambito di un gruppo mitologico ritroviamo la divinita’ alata in volo. L’Eros volante con arco e freccia e’ un’invenzione del Rinascimento”, ha spiegato Eisenberg. ”Per esempio e’ possibile vedere il paffuto Cupido cosi’ raffigurato ne ‘Il Trionfo di Galatea’ di Raffaello, un affresco di Villa Farnesina”, ha aggiunto.

Secondo lo studioso inoltre l’influenza di artisti rinascimentali come Raffaello e Tiziano puo’ essere ravvisata nell’iconografia del vaso anche ”nel modo in cui i corpi si torcono e ruotano”. Le tre donne, sottolinea Eisenberg, hanno pure forme che evocano Rubens e le figure in genere sono molto piu’ tridimensionali di quelle normalmente rappresentate sui vetri d’epoca romana. Eisenberg presentera’ i risultati del suo studio questo mese al XVI congresso internazionale di archeologia classica all’universita’ di Harvard a Boston.

La sua ricerca inoltre verra’ pubblicata il mese prossimo sulla rivista di arte antica ‘Minerva’. Susan Walker, una delle responsabili del dipartimento di arte greca e romana del British Museum, pur riconoscendo le qualita’ dello studioso, ha insistito che il vaso Portland e’ autentico. ”Il disaccordo sull’interpretazione dell’iconografia non e’ motivo sufficiente per ritenere che l’oggetto in questione non risalga all’antichita”’, ha sottolineato.
Fonte: CulturalWeb 21/08/03
Autore: Redazione
Cronologia: Arch. Romana

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