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CINA. 500 anni di storia del clima nelle incisioni di una grotta cinese.

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climaLa scoperta in una grotta cinese di una serie di graffiti che testimoniano vari episodi di siccità avvenuti negli ultimi 500 anni ha permesso di tracciare un quadro degli effetti di quei fenomeni sulla società locale e di comprendere come la regione – dove il clima è è fortemente influenzato dal monsone estivo – potrà adattarsi al cambiamento climatico in atto.  La ricerca è descritta in un articolo a prima firma Liangcheng Tan, dell’Accademia cinese delle scienze, pubblicato su “Scientific Reports”.
Le iscrizioni sono state trovate sulle pareti della caverna di Dayu, che ospita anche un lago sotterraneo e si trova nelle montagne Qinling della Cina centrale. e descrivono l’impatto di sette eventi di siccità dal 1520 fino al 1920. Per esempio, un’iscrizione del 1528, quando la siccitià fu così grave che alcuni documenti storici riferiscono casi di cannibalismo, dice: “La siccità è avvenuta nel 7° anno del periodo dell’imperatore Jiajing, dinastia Ming. Gui Jiang e Jiang Sishan sono venuti nella città di Da’an riconoscere il lago del Drago nella grotta Dayu.”  E in un’iscrizione dal 1891 si legge: “Il 24 maggio, 17° anno del periodo dell’imperatore Guangxu, dinastia Qing, il sindaco locale, Huaizong Zhu ha portato più di 200 persone nella grotta per prendere l’acqua. Un indovino di nome Zhenrong Ran ha pregato per la pioggia durante la cerimonia.”
“E’ eccezionale trovare qualcosa di simile a queste iscrizioni datate”, ha detto Liangcheng Tan. “In combinazione con i dati ottenuti dalle formazioni fisiche nella grotta, le iscrizioni sono state un elemento fondamentale per confermare il nesso tra clima, dati geochimici ed effetto della siccità sul territorio.”
Nelle stalattiti e stalagmiti si osserva una serie di strati che registrano la loro crescita annuale, proprio come gli anelli degli alberi. I ricercatori hanno così potuto analizzare con la spettrometria di massa le successive variazioni dei rapporti fra gli isotopi di ossigeno, carbonio e di altri elementi.
Da queste variazioni sono poi risaliti alle condizioni ambientali nei diversi periodi: la composizione isotopica nelle stalattiti e stalagmiti riflette infatti quella dell’acqua di superficie che, filtrando nelle microfratture della roccia, permette la loro formazione. La presenza di graffiti di cui era indicato il giorno esatto dell’incisione ha quindi permesso di passare dalla semplice successione di eventi climatici a una loro datazione assoluta.
I ricercatori hanno infine usato i risultati per definire un modello delle future precipitazioni nella regione. Il modello, che ha mostrato una buona correlazione con una siccità avvenuta nel 1990, suggerisce la possibilità di un’altra siccità alla fine degli anni trenta di questo secolo. Le siccità osservate corrispondono anche con il ciclo di El Niño-Southern Oscillation (ENSO).
“Le montagne di Qinling sono la principale zona di ricarica idrica di due grandi progetti di trasferimento dell’acqua, ma anche l’habitat di molte specie in via di estinzione, tra cui il panda gigante, per cui è essenziale capire in che modo la regione sia in grado di adattarsi alla possibile diminuzione della piovosità o alla siccità”, ha spiegato Sebastian Breitenbach, dell’Università di Cambridge e coautore dello studio.

Fonte: Le Scienze.it, 18 ag 2015

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