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AVEZZANO (Aq). A passeggio nei cunicoli di Claudio.

A passeggio lungo i cunicoli dell’emissario Claudio, l’opera messa in cantiere nel 41 d.C. per “cancellare il lago Fucino, giunta in porto molti secoli dopo: l’ 1 ottobre 1878.
Questi luoghi, dove per anni lavorarono alacremente e con molti sacrifici migliaia di persone, saranno presto accessibili con la nascita del PARCO ARCHEOLOGICO-NATURALISTICO dei cunicoli e dell’emissario Claudio messo in cantiere dalla Comunità montana Valle Roveto (d’intesa con il comune di Capistrello) e il Comune di Avezzano (AQ). Operazione da due milioni di euro che, sul versante rovetano, gode già di un vecchio finanziamento della Provincia e di un contributo dello Stato ottenuto dal senatore Luigi Luisi.
Quel pezzo di storia che ha modificato la vita del territorio”, afferma il presidente della Comunità montana Valle Roveto Marcello Di Cesare, che ha siglato un protocollo d’intesa con il sindaco di Avezzano Antonio Floris, “potrà essere visitato e studiato. Di sicuro sarà un richiamo fortissimo per gli appassionati di storia antica, dando nuova linfa alla crescita di entrambi i territori”.
L’area dei cunicoli realizzati circa duemila anni fa dall’imperatore romano Claudio, che costituirono per l’epoca un’opera di ingegneria idraulica di eccezionale importanza, ha una valenza di altissimo interesse storico, naturalistico e archeologico.
Il parco è una grande scommessa per il territorio”, afferma l’assessore del Comune di Avezzano Angelo Petroni, “che potrà fregiarsi di un vero e proprio fiore all’occhiello sul versante del turismo ambientale e culturale”.
Per il sindaco della Città di Avezzano Antonio Floris “si tratta di un’ iniziativa interessante, frutto della collaborazione tra enti diversi. Un percorso che l’amministrazione di Avezzano ha seguito per altre diverse iniziative e che ha portato spesso risultati incoraggianti. Seguiremo la stessa logica di collaborazione anche per cercare fondi”.
Nel territorio del Comune di Capistrello, si trova l’emissario Claudio, il terminale dei cunicoli con base di partenza Avezzano. I due enti, quindi, che coinvolgeranno nella scommessa l’Arssa e altre istituzioni, hanno già elaborato un progetto di massima delle opere da realizzare : sistemazione, manutenzione e illuminazione dell’area adiacente l’ingresso e i cunicoli di Claudico e la realizzazione del parco fluviale dell’emissario Claudico. Per rendere la zona fruibile, in agenda c’è la pulitura dell’alveo del fiume e delle aree adiacenti, decespugliamento, sistemazione degli argini, realizzazione di aree di sosta panoramiche attrezzate, sistemazione di strade già esistenti e di viali pedonali. Saranno inoltre realizzati due ponticelli in legno per l’attraversamento del fiume Liri, posizionati nei punti più panoramici e sarà recuperata a scopo ricettivo l’ex centrale elettrica, già oggetto di recenti interventi di risanamento strutturale.
Nel piano degli interventi è prevista la creazione di un piccolo ristorante e il ricongiungimento del Parco “Rianza” con la nuova area archeologica fino alla confluenza nel fiume Liri.

La storia
L’apertura dell’emissario Claudio, i cui lavori furono avviati nel 41 d.C. , avvenne verso al metà del 52 d.C. , ma le acque smisero di defluire alla fine del 55 d.C. per la scarsa manutenzione e la sospensione dei lavori di scavo del canale che riceveva le acque. L’emissario divenne rapidamente inefficiente e a nulla valsero i successivi tentativi di restauro condotti dall’imperatore Federico II di Svevia. Poi ci provò il principe Colonna, che possedeva gran parte della regione marsicana , con l’aiuto di vari Comuni, ma i lavori non furono portati a termine per mancanza di fondi. Il prosciugamento definitivo fu realtà con il principe Alessandro Torlonia il 9 agosto 1862, quando scattò l’apertura della barriere benedette dal Vescovo dei Marsi e l’acqua iniziò il deflusso verso la galleria e il fiume Liri. Il primo ottobre 1878 gli ingegneri del Genio Civile Basilari e Bertocchi scrissero nella loro relazione: “la grande opera di prosciugamento del Fucino è ultimata”.


Fonte: Orizzonti d’Abruzzo febbraio 2008 – Francesca D’Alonzo
Autore: Stefano D’Amore
Cronologia: Arch. Romana

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