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Anna Maria REGGIANI: Guida ai Musei e ai Siti Archeologici in Italia.

Si chiama MiDA – Materiali d’Archeologia una nuova collana di quaderni di divulgazione dedicati esclusivamente all’archeologia. A cura di Anna Maria Reggiani, già Direttore Generale per i Beni Archeologici attualmente Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo, MiDA nasce con l’esigenza di rispondere concretamente ad alcune problematiche legate ad un settore in profondo cambiamento.
Il primo numero della collana dal titolo “Guida ai Musei e ai Siti Archeologici in Italia”, è una vera e propria indagine – censimento di musei e siti archeologici accessibili al pubblico, gestiti dalle Soprintendenze Archeologiche o che fanno parte di circuiti visitabili, che offrono spunti per una politica culturale e turistica di nuova concezione. 
Il volume contiene anche una parte denominata “Il Museo Oggi” ed è un’analisi su come è cambiato il concetto di museo e sul perché si costruiscono ancora musei; e ancora quali sono le nuove frontiere degli allestimenti e cosa ci dicono oggi i dati statisti proprio nel campo dell’archeologia.
Una serie di saggi che offrono spunti per una politica culturale e turistica di fruizione del museo.

Con questa nuova iniziativa editoriale – spiega Reggiani – si intende fornire un contributo concreto alla promozione del patrimonio diffuso, iniziando dall’analisi e dal confronto fra varie situazioni. Una pubblicazione che affronta un campo ricco di iniziative e animato da un vivace dibattito che è lo specchio dell’interesse e della partecipazione delle istituzioni culturali e del pubblico”.
Per questo, il primo numero di MiDA focalizza l’attenzione anche su progetti didattici all’avanguardia, mettendo in evidenza a livello nazionale l’esperienza pilota fatta dalla Soprintendenza Archeologica Abruzzese con le scuole della regione.
C’è poi un’ampia e dettagliata sezione dedicata ai luoghi dell’archeologia in Italia che è un vero e proprio censimento di 450 siti archeologici.
Una ricerca questa – sottolinea Reggiani – condotta su base regionale, che evidenzia una dislocazione dei luoghi dell’archeologia non omogenea sul territorio nazionale, in quanto rispecchia la complessa stratificazione storica del nostro paese. Sul totale delle evidenze, balza agli occhi come la metà sia ubicata nel Lazio, dove nel 2006 si sono registrati quasi sei milioni di visitatori, e nella Campania, quasi cinque milioni i visitatori, che sono anche i detentori dei maggiori incassi. Infine si è tenuto conto anche di una serie di aree ad ingresso gratuito aperte su richiesta o per mezzo di un “assuntore di custodia”(figura atipica in via d’estinzione) che fanno salire il numero dei siti archeologici italiani”.


Fonte: MiBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali 19/11/2007

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