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ALBENGA (Sv). Museo Navale.

Il museo navale romano e’ situato all’interno dell’antico Palazzo Peloso Cepolla, nel cuore del centro storico di Albenga.
La nascita del museo e’ legata al ritrovamento di una nave romana del I secolo a. C. a circa due miglia dalla costa ingauna, quasi al confine con il territorio del comune di Ceriale.
Nel 1950 furono commissionati i lavori per il recupero dell’eventuale materiale e nella prima fase la nave Artiglio porto’ alla luce dopo quindici giorni di lavoro oltre mille anfore, numerosi vasi, oggetti di bordo e alcuni avanzamenti in legno della stessa nave romana.
Nel 1962 una seconda esplorazione del relitto fu effettuata dalla nave Daino cosi’ come altre spedizioni sottomarine negli anni seguenti su incarico e a cura del Centro Sperimentale di Archeologia Sottomarina che proprio ad Albenga ha la sua sede nazionale.
Il Museo navale e’ legato alla memoria di Nino Lamboglia che ne fu l’ideatore ed il realizzatore, facendo svolgere ad Albenga per molti anni un ruolo di primato assoluto in campo mondiale nel settore dell’archeologia sottomarina.
Porta il nome di Lamboglia (che usava per scendere sott’acqua una campana batoscopica ad aria compressa che e’ ancora custodita nell’atrio del Palazzo Peloso CVepolla) il metodo di rilevamento di reperti archeologici sottomarini (un sistema basato sulle fotografie dei ritrovamenti, suddivisi con reticoli quadrati di tubi Innocenti di un metro di lato).
La raccolta completa del museo conserva, oltre ai ritrovamenti della nave romana, anche materiali sottomarini rinvenuti dalle diverse esplorazioni subacquee – dal 1957 in poi – nei fondali circostanti l’isola Gallinara.  

Fonte: La Stampa, 22/04/2010

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